mercoledì 15 maggio 2013

DNA al microscopio elettronico

Dei ricercatori italiani hanno reso possibile la visualizzazione del DNA come non era mai stato possibile fare: sono riusciti a distendere i filamenti di DNA senza danneggiarli!
Si è cosi aperta la strada per lo studio diretto di DNA, RNA e proteine.
Nel 1953, grazie ai raggi X, è stata scoperta la doppia elica del DNA; oggi si utilizzano i fasi di elettroni, ma non era mai stato possibile distendere un filamento senza danneggiarlo.


PROCEDURA DELL'ESPERIMENTO:
I filamenti di DNA vengono racchiusi in una goccia di soluzione; questa goccia viene posta su un dispositivo che non altera nè la goccia nè il DNA in essa contenuta. La goccia, ora, bisogna farla evaporare lentamente la goccia: durante l'evaporazione il DNA è sospeso nel vuoto e viene irradiato dai raggi del microscopio elettronico.

RISULTATO:
Si è visto che i filamento è costituito da 6 molecole avvolte da una settima molecola che ha la funzione di nucleo.

PREVISIONI PER IL FUTURO:
Quando si avranno a disposizione strumenti più sensibili rispetto a quelli attuali, potremo vedere singole e doppie eliche di DNA e studiare direttamente sia fenomeni epigenetici (ossia che riguardano il guscio che avvolge la doppia elica) che le informazioni contenute nel DNA che per ora non codificano nulla, ma che potrebbero avere un rapporto importante.

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